Green Book, storia di un'amicizia

09.12.2019

di Martina Pipia e Lucia Zoletto 

Regia: Peter Farrelly

Sceneggiatura: Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga

Attori principali: Viggo Mortensen e Mahershala Ali

Recentemente abbiamo visto un film drammatico uscito a settembre dell'anno scorso, intitolato Green Book; questo film ci ha colpite molto, soprattutto per il messaggio che vuole trasmettere.

Il film è stato premiato a tre premi Oscar nel 2019: come miglior film, miglior attore non protagonista e migliore sceneggiatura originale.

È la storia di un pianista afroamericano, Don Shirley, (interpretato da Alberto Angrisano) che assume Tony Lip, (interpretato da Pino Insegno).

Trama

Tony, uomo razzista appena licenziato dal semplice lavoro che svolgeva, viene incaricato di accompagnare e proteggere il musicista durante la tournée nel sud degli Stati Uniti, zona in cui era molto presente la segregazione razziale all'epoca in cui si svolgono i fatti (anni '60).

Nonostante all'inizio i due avessero avuto ripetuti scontri, durante questo viaggio inizia a crescere un rapporto di amicizia da cui entrambi traggono insegnamenti. Ad esempio Don Shirley aiuta Tony a scrivere delle lettere alla moglie, mentre Tony aiuta il pianista a superare dei momenti di tristezza attraversati a causa della morte di sua moglie e di sua figlia, successivamente ad un incidente in cui lui stesso era alla guida.

Più volte, durante la tournée, Don Shirley viene aggredito mettendo così in evidenza il razzismo presente nel sud degli Stati Uniti nel 1960. Inoltre, il pianista viene anche arrestato per un incontro omosessuale, ma, grazie all'aiuto di Tony, che corrompe i poliziotti, i due riescono a proseguire il proprio viaggio.

Durante l'ultimo concerto il musicista non viene accolto nella sala da pranzo dove tutti gli invitati al suo concerto cenavano; decide perciò di non suonare quella sera ritornando così a New York per la cena di Natale della Famiglia di Tony.

Arrivati in città, Don Shirley rifiuta l'invito di rimanere a cena da Tony ma, appena arrivato a casa sua, sentendosi solo, ritorna sui suoi passi recandosi a casa dell'autista.

Per un attimo gli invitati sembrano infastiditi della sua presenza, ma passato poco tempo il razzismo lascia spazio alla gioia di essere insieme durante quel giorno per loro così importante.

Cosa ne pensiamo?

Un aspetto che ci ha molto colpite è stato l'evoluzione del rapporto tra i due personaggi. Inizialmente Tony aiuta Don Shirley solo perché assunto per questo, ma si assiste progressivamente al cambiamento della loro relazione, caratterizzato dalla spontaneità di compiere gesti benevoli l'uno nei confronti dell'altro.

Si ironizza molto sul fatto che Don Shirley, pur essendo molto più acculturato di Tony, viene ripetutamente denigrato, infatti, nella maggior parte del film viene anche sottolineata la determinazione del pianista nell'essere trattato rispettabilmente nonostante ciò richiedesse spesso grandi sforzi, soprattutto da parte del suo aiutante.

Quest'ironia è un chiaro invito a non chiudersi sulle apparenze ma di scavare a fondo nel carattere di una persona. Concludendo consigliamo Green Book caldamente a tutti coloro che non l'avessero ancora visto poiché fa riflettere su temi importanti senza farli pesare troppo, lasciando comunque molti spunti interessanti su cui riflettere.