Altro che Dopoguerra

29.03.2020

di Lorenzo Gioli

Oltreché occuparsi dell'emergenza sanitaria che dilania i nostri ospedali, trasformando le corsie in trincee e i reparti di terapia intensiva in campi di battaglia, la nostra classe politica dovrebbe riflettere anche su come affrontare la fase post-Covid che molti paragonano al Dopoguerra. Come ha scritto Aldo Cazzullo sul Corriere di oggi, gli anni successivi al Secondo Conflitto Mondiale furono segnati da forti divisioni sociali e da regolamenti di conti fra comunisti ed ex fascisti che sfociarono in una sanguinosa guerra civile (Giampaolo Pansa vi ha dedicato molti libri). Detto ciò, il Dopoguerra fu caratterizzato anche da una fase di crescita per quanto riguarda il settore edilizio. I continui bombardamenti portarono all'esigenza di nuovi edifici pubblici e privati. Da qui il boom di infrastrutture di cui l'Autostrada del Sole è solo un esempio.

A differenza di allora, oggi non abbiamo case da ricostruire. Siamo alle porte di una crisi economica che non risparmierà alcun settore. Basti pensare al turismo: è assai probabile che quest'estate gli stabilimenti balneari rimarranno chiusi e che nessuno di noi andrà al mare prima di agosto/settembre. Senz'altro, fra pochi mesi, i nostri ricercatori troveranno un vaccino che ci consentirà di tornare a una vita normale. Non possiamo però pensare di rimanere bloccati fino a quel momento. Da questo punto di vista, ha ragione Matteo Renzi. L'unico ad aver avuto il coraggio di cantare fuori dal coro e di sfidare la retorica pauperista del "pensiamo alle vite umane, chissenefrega dei soldi", come se alle lunghe la mancanza di denaro non portasse fame, disperazione e morte, come e più del Coronavirus.

Per far fronte alla crisi dei prossimi mesi non basteranno cassa integrazione e Reddito di Cittadinanza. Serviranno agevolazioni fiscali alle imprese, ma soprattutto governo e opposizione dovranno ispirare la massima fiducia nei cittadini, accompagnandoli mano nella mano, passo dopo passo, senza mai dare l'impressione di lasciarli soli. La fiducia, pur essendo un fattore psicologico e quindi immateriale, gioca un ruolo importantissimo nell'andamento economico di un Paese. Elencare, ogni giorno, il numero di morti da Covid-19 sul lungo periodo avrà il solo effetto di scoraggiare gli italiani, di trascinarli - visto che oggi siamo in vena di riferimenti storici - in una situazione molto simile alla Grande Depressione americana. Altro che Dopoguerra.